martedì 4 luglio 2023

Lettera al Prof. Florian Hartmann dell'Università di Aquisgrana, in risposta alle sue affermazioni nel servizio pubblicato dall'Economist.

 



Egregio professore, ho letto una sua dichiarazione nell'intervista dell'Economist relativa a Carlo Magno: “La base di Carlo Magno era davvero in Italia piuttosto che in Germania?” in cui afferma: "I decreti di Carlo Magno sono una fonte migliore e lo mettono in Germania" e inoltre definisce "la teoria italiana bizzarra e poco convincente, perché si basa troppo su testi scritti a scopo di propaganda".

Professore le dico che con queste affermazioni lei, in coscienza, mente senza ritegno, pur di avvalorare un dovere nazionalistico.

La tesi del Prof. Giovanni Carnevale è fondata esclusivamente su fonti storiche e su analisi architettoniche ancor più inconfutabili e indistruttibili.

La sua “storia” sulla chiesa di Aachen e su Aquisgrana è fondata esclusivamente su una tradizione orale, iniziata solo dopo che il Barbarossa ha fatto costruire la chiesa di Aachen e vi ha trasportato e collocato i resti di un Imperatore fatto santo.

Il primo a smentirla è proprio un suo connazionale il professor Andreas Schaub, che dice alla ADNCRONOS/DPA: la Chiesa è del XII secolo e non vi sono, nelle sue fondazioni, tracce di resti antecedenti a tale periodo.

Le chiedo qual è il documento che ubica Aquisgrana in Germania?

Se ne trova almeno uno me lo invii e noi tutti accetteremo la sua tesi.

Distinti saluti

Alberto Morresi

Nessun commento:

Posta un commento