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La finestra rotonda che caratterizza il Palazzo di Hisham. (E’ il prototipo dei “rosoni”?)
Il Palazzo di Hishām (in arabo: خربة المفجر, Khirbat al-Mafjar, in ebraico: ח'רבת
אל-מפג'ר) è un complesso residenziale invernale dei califfi omayyadi,
risalente all'VIII secolo d.C., sito a circa cinque chilometri a nord
della città di Gerico, del quale rimangono oggi solo alcune rovine.
Costruzione
Il palazzo fu eretto tra il 743 ed il 744 a cura di al-Walid II ibn Yazid II,[1] nipote
e successore del califfo Hisham ibn 'Abd al-Malik (691 – 743),
che regnò dal 723 fino
alla morte.
Esso fu eretto sul modello delle terme romane e
fu decorato con mosaici e stucchi.[2]
Colonne dalla corte del Palazzo di Hisham
Il complesso comprende un palazzo, un cortile
pavimentato, un ambiente per i bagni,
una moschea,
un cortile con fontana, un giardino di 60 ettari contenente piante, animali,
mosaici e decorazioni di elevato livello.[3]
Il palazzo stesso era un ampio edificio quadrato con
un'entrata monumentale e stanze su due piani circostanti un lungo porticato.[4][5]
Un sofisticato sistema di tubazioni sotterranee
forniva acqua calda (una parte del sistema esiste ancora). La zona destinata ai
bagni veniva utilizzata anche come sala per le udienze e per i banchetti.[6] L'architettura
della sala per I bagni e la Fontana contiene alcuni esempi delle tecniche tardo
antiche e classiche di costruzione ignote in altri posti.[4]
Scavi recenti hanno portato in luce laboratori e
magazzini che confermano l'appartenenza del palazzo al periodo degli omayyadi.[7]
Elemento caratteristico ed emblema del Palazzo è una
finestra, probabilmente crollata a causa del terremoto, ricostruita e sorretta
da un apposito muretto in mattoni. Si tratta di una finestra a forma rotonda:
una corona circolare in laterizio nella quale è inscritta una rosetta esalobata
con al centro un foro a sezione circolare: pare[8] che
sia stata questa finestra, la cui forma divenne nota in Europa grazie ai crociati,
ad ispirare la forma dei rosoni che ornano le facciate di molte
cattedrali gotiche europee.
Mosaici
Mosaici nella sala delle udienze, sita nella zona termale del palazzo
Nell'angolo destro dei bagni c'è un piccolo locale
riservato al principe. In esso stava un delizioso e misterioso pannello in
mosaico. Il suo disegno è un grande albero sotto il quale si vede, sul lato
destro, un leone attaccare
un cervo mentre
sul sinistro due cervi pascolano tranquillamente. L'interpretazione di questa
raffigurazione non è univoca. Alcuni sostengono che probabilmente essa
rappresenta il buono ed il cattivo governo, mentre altri lo spiegano sostenendo
che il leone rappresenta il principe ed i cervi le donne del suo harem. Quest'ultima
interpretazione si fonda sull'osservazione che i cervi paiono tranquilli e per
nulla intimiditi dalla presenza del leone. Migliaia
di frammenti sono immagazzinati nel Museo Rockfeller a Gerusalemme ma
pochi hanno potuto studiarli.[4]
Gli stucchi che mostrano dipinti di donne seminude
sono unici nell'arte islamica[2] e
le decorazioni per tutto il palazzo che superano in sontuosità le equivalenti
romane vengono considerate come la dimostrazione della natura poco religiosa
degli Omayyadi.[9]
Molti dettagli del palazzo sono ora noti agli storici
grazie agli scavi ed alla ricostruzione della disposizione fatta da Robert
Hamilton.[10]
Il palazzo fu
distrutto da un terremoto nel 747.[11]
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