venerdì 6 giugno 2014

Note sulla riunione del Centro Studi del 5 maggio

Nella riunione del Centro Studi di giovedì 5 giugno 2014 il presidente Alberto Morresi ha illustrato la visita del corrispondente della Bbc Marco Merola ad Aquisgrana e alle località carolingie del maceratese. Come è noto la visita del Merola e dell’archeologo Daniele Petrella dell’IRIAE è stata sostenuta finanziariamente dalla Regione Marche. Il nostro Centro Studi ha dato un supporto logistico, facendo visitare al corrispondente della Bbc alcune chiese dalla inconfondibile architettura carolingia. Pur non significando che sia stato Carlo Magno a costruirle, esse, insieme alla notevole quantità di ruderi della Nuova Roma di Urbisaglia, dimostrano che abbiamo le prove “vive” a suffragio della ipotesi che Aquisgrana fosse e non ad Aachen. L’archeologo Petrella è sempre più convinto che il professore Carnevale, Elisabeth de Moreau d’Andoy , il professore Enzo Mancini ed altri autori, abbiano ragione. Durante la visita ad Urbisaglia ha dimostrato molto interesse alla vasta estensione archeologica. Il fatto che il corrispondente della Bbc avvalorerà l’ipotesi che la Val di Chienti fosse effettivamente l’Aquisgrana di Carlo Magno è una ulteriore dimostrazione che la “rivoluzione storica” iniziata dal professore Carnevale continua. Adesso attendiamo che ci siano i permessi per trovare ulteriori testimonianze sotto il pavimento dell’Abazia di San Claudio, ossia della Cappella Palatina di Carlo Magno. Nella riunione del 5 giugno si sono presi impegni di creare una archivio ove salvare testimonianze, foto, articoli di stampa sulle scoperte archeologiche dell’epoca di Carlo Magno, dato che già esistono, e in abbondanza, le testimonianze dell’epoca romana e medievale.