mercoledì 21 febbraio 2018

Aachen è Aquisgrana di Carlo Magno. E' un dogma di fede?

Noi che sosteniamo la presenza carolingia nel Piceno, dopo essere stati inondati da continue richieste di esibire prove a convalida della tesi di "Aquisgrana nel Piceno", chiediamo agli "storici ortodossi"  di chiarire i seguenti argomenti:
- Come mai in nessun documento, prima del mille , compare la voce "Aachen"?
- Dalla "Vita di Carlo Magno" di Eginardo:
Eginardo riferisce che Carlo Magno, per costruire la Cappella Palatina, si servì di maestranze venute dall’oriente. Con ogni probabilità le stesse che, trovatesi senza lavoro per la cacciata degli omaiadi, ad opera degli abbassidi, accolsero di buon grado il lavoro offerto dall’Imperatore.
Chiariteci se Odo di Metz, l'artefice della costruzione della Cappella, come ricordato in una antica scritta nella cappella, è un franco o un bizantino.


sabato 17 febbraio 2018

Dal TG3 Regione: La Basilica dell'Annunziata o basilica di Santa Maria a Piè di Chienti.

Le carte dell'abbazia di Farfa parlano di questa chiesa già dall'anno 936.

About of "Capitulare de Villis"


 In the Capitulare de Villis, the law which Charlemagne used to define social and productive life in Aquisgrana through its Ministeria, there is a list of plants that were supposed to be grown in Aquisgrana.
Almost all of these plants were exclusively suited to the Mediterranean climate and would have never survived in Aachen.
Also, the Capitulare describes the organization and the control, both administrative and agricultural, of the Aquisgrana ager (countryside): the Palatium of Aquisgrana at the center of a network of Ministeria (an organization that can be found exclusively in the Piceno area) where the iudices exercised both judiciary and administrative power, reporting directly to Charlemagne.
Identifying Aquisgrana with Aachen would render the Capitulare de Villis completely false since, unlike in the Chienti valley, a similar structure never existed in Germany nor there are any traces or memory of it.

lunedì 12 febbraio 2018

Chiedetevi perchè San Francesco canta in francese.

Il Cantico delle creature è probabilmente il primo testo poetico in volgare italiano giunto sino a noi. Non è certo che il testo fosse accompagnato dalla musica.E' curiosi ed interessante che Francesco canti in "francese" dei suoi componimenti scritti in volgare italiano.
Dai "Fioretti": nel N° 13 risulta che San Francesco, mentre cammina in Francia con frate Masseo, decide di recarsi a Roma a pregare sulla tomba di San Pietro. 
Dal filmato, tratto dalla rubrica del TG1 di sabato 10 febbraio 2018, apprendiamo da Padre Enzo Fortunato, Direttore sala stampa Sacro Convento di Assisi, che San Francesco era solito cantare in francese.
E' sempre più evidente l'esistenza della Francia delle Origini nel Piceno.  

lunedì 5 febbraio 2018

Su invito del Centro Studi l'Onorevole Borletti Buitoni, Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali,visita la chiesa e l'area archeologica di San Claudio a Corridonia



L'Onorevole Borletti Buitoni,ospite del Centro studi San Claudio al Chienti,  ascolta con interesse, dai soci dell'Associazione, la tesi del prof. Giovanni Carnevale il quale afferma che l'Aquisgrana dell'imperatore Carlo Magno è ubicata in Val di Chienti.
l'Onorevole ha mostrato molta attenzione ed assicurato la propria collaborazione per sostenere la richiesta, avanzata dal Centro Studi, di riprendere gli scavi iniziati nel 1983 nell'area archeologica di San Claudio, al fine di chiarire come l'evolversi delle attività antropiche dell'area hanno dato origine alla meravigliosa chiesa di San Claudio.