Un invito alla Assemblea del Centro Studi San Claudio al Chienti, che si terrà sabato 8 febbraio alle ore 17,00 presso l’Hotel Grassetti di Corridonia, aperta a coloro che sono stati affascinati delle scoperte del Prof. Giovanni Carnevale, incuriositi dalla sua tesi su Aquisgrana e che accolgono l’invito a sostenere con passione ed impegno le attività che verranno proposte.
Nel corso dell’Assemblea verranno presentati e approfonditi i seguenti
punti proposti dal Prof Enzo Mancini, perché si ritiene siano fondamentali per sostenere
la scoperta, l’insegnamento e la memoria del Prof. Giovanni Carnevale:
·
Capitulare de villis: Flora, fauna ed economia descritte
dal documento sono indiscutibilmente di area mediterranea; Aachen ne è esclusa,
come diceva Alfons Dopsch.
·
Terremoti: La frequenza dei terremoti descritti per
l’Aquisgrana dell’VIII e IX secolo è quella dell’Italia centrale. Nel Graben
del Reno la maggior parte degli eventi sismici è solo strumentale, cioè non
avvertita dalla popolazione.
·
Archeologia: Fra Marche , Umbria e Abruzzo si trovano
numerosi edifici definiti carolingi, ufficialmente tutti attribuiti all’XI secolo.
In Germania non ce ne sono. Ce n’è uno in Francia, ce ne era uno in
Inghilterra.
·
Privilegia, Ministeria: Il territorio delle
Marche, particolarmente le provincie di Macerata, Fermo ed Ascoli, presenta nei
documenti antichi non solo Villae et Curtes ma una
concentrazione di Privilegia et Ministeria non riscontrabile
in altre parti d’Italia.
·
Concili: ad Aquisgrana si tennero numerosi
concili della chiesa cattolica romana inconcepibili ai margini dell’ecumene
cristiano quale era Aachen nell’VIII e IX secolo.
·
La genetica: I marchigiani risultano possedere i
caratteri ereditari “più nordici” di tutti gli Italiani. Risulta da un articolo
di Alberto Piazza, pubblicato in “Le Scienze” n. 86, di ottobre 1995.
·
Incendi di archivi: Nelle Marche e zone limitrofe furono
sistematicamente bruciati archivi da uomini legati più o meno palesemente allo
stato pontificio, soprattutto nel periodo 1300 – 1600.
·
Chronicon Farfense e Volturnense: Farfa e San Vincenzo
al Volturno, al limite del territorio controllato dai Franchi in Italia,
possiedono diversi documenti ”actum in Aquis Palatio” . Aachen non ne
possiede nemmeno uno.
·
Astrolabio di Destombes: Questo strumento in
bronzo porta la scritta “ROMA ET FRANCIA” . Essendo utilizzabile solo per un
limitato intervallo di latitudine attesta che Roma e Francia in epoca
carolingia si trovavano alla stessa latitudine. Questo oggetto, in mano ai
Francesi, risulta per loro un rompicapo irrisolvibile.
·
San Francesco: La reale biografia del patrono d’Italia
è tutta da riscrivere: il suo nome deriva dalla Francia Picena, da cui venivano
i suoi genitori e i nonni e che ha percorso più che le strade dell’Umbria,
specialmente prima della conversione.
·
Sicut Universitatis Conditor: La lettera di papa
Innocenzo III, famosa per la teoria del sole e della luna, cioè della
supremazia del Papa sull’Imperatore del Sacro Romano Impero, dice chiaramente
che si trovano in Italia sia la sede del Papato che quella dell’Imperatore.
·
Alcuino di York: In una lettera scritta da Aquisgrana
definisce il fratello Arnone, vescovo di Salisburgo, “transalpino”. Per andare
da Aachen a Salisburgo non bisogna superare le Alpi; dalle Marche si.
·
Fake news: ci sono notizie ”molto improbabili”, per
usare un eufemismo, che conquistano facilmente la prima pagina dei giornali. Ad
esempio recentemente che Cristoforo Colombo non era italiano ma spagnolo.
Qualche tempo addietro che le ossa conservate ad Aachen sono davvero di Carlo
Magno. La teoria di Giovanni Carnevale non ha mai avuto l’onore della prima
pagina in Italia.
Sarebbe fantastico se ogni intervenuto scegliesse uno di questi
argomenti per impegnarsi ad approfondirne la tematica anche con delle semplici
ricerche su internet.
Si procederà inoltre al rinnovo ed alle nuove adesioni
all’Associazione.
Nessun commento:
Posta un commento