domenica 24 gennaio 2021

Il prof Enzo Mancini contro la "Nazionalizzazione" del Medioevo.

 

                            La chiesa di San Claudio al Chienti

 

In questi giorni che ci troviamo tutti agli arresti domiciliari passo più tempo del solito seduto davanti al PC. Leggo di argomenti vari; salto di palo in frasca: Santo Internet e Santa Wikipedia! Cosa avrebbero fatto milioni … che dico, miliardi di persone di questo pianeta senza la possibilità di viaggi virtuali e di letture non programmate?  Così mi vado a cercare la voce: Chiesa di san Claudio al Chienti, come se non ne sapessi niente fino ad ora di questo edificio.

Naturalmente la prima campana che trovo è su Wikipedia. Mi aspetto di trovarci un almeno vago riferimento alla teoria di Giovanni Carnevale sulla origine carolingia dell’antico monumento nazionale.  Niente, la bomba che doveva scuotere l’intero mondo dei medievisti non è esplosa.                     

Non solo, si cerca di sotterrarla il più possibile in modo che non se ne sappia niente in giro.           

            C’è la solita storiella che la chiesa è documentata dall’XI secolo, che è un importante testimonianza dell’architettura romanica nelle Marche, che vi si può intravedere una influenza bizantina, anche un’influenza ravennate nelle due torri cilindriche, “ tuttavia  nella composizione delle masse volumetriche  e nel trattamento delle superfici murarie esterne con archetti ciechi e lesene potrebbe essere riconosciuta una influenza lombarda” .   

 “Me cojoni! “direbbe la sora Lella.                                                               

 Non viene presa in nessuna considerazione la possibilità che potrebbe essere l’esatto contrario.  Ma il bello deve ancora venire.           

             “Hildegard Sahler ha invece sostenuto la sostanziale indipendenza della costruzione da modelli orientali e la sua derivazione invece da modelli occidentali di origine nordica, rintracciabili nelle cappelle palatine a due livelli, nelle terminazioni absidali triconche di area tedesca e poi lombarda, dalle facciate affiancate da torri presenti in Normandia, Germania e Lombardia.”       

Ma siamo pazzi?  

Don Giovanni Carnevale ha spiegato in maniera magistrale come lo stile Romanico si sia diffuso dalla Siria, allora sotto il dominio bizantino, all’Italia e a tutta l’area mediterranea; origine e diffusione che erano considerate un enigma irrisolvibile prima di lui; ne ha dato una spiegazione più che plausibile, logica, lineare, inoppugnabile e documentata.                               

Ora l’assurdità: la storia ufficiale ci vuole convincere che lo stile Romanico ci sia venuto dal Nord! Incredibile! Non ci voglio credere!                                   

Ma adesso che ci penso se i Variaghi sapevano costruire i Drakkar, ( le caratteristiche imbarcazioni dei Vichinghi),  per loro sarebbe stato un gioco da ragazzi costruire gli adeguati ponteggi per le volte a crociera. Vuoi vedere che le volte a crociera le hanno inventate proprio loro? Se mi legge Hildegard Sahler la prossima settimana la scoperta starà su Wikipedia.                       

Ma no, che dico, sulle prime pagine dei giornali!

 

Mancini Enzo       Macerata   5 gennaio 2021

1 commento:

  1. Hanno messo in bocca alla Sahler una cosa diversa da quello che ha scritto. Secondo lei S. Claudio è immediatamente precedente alle cappelle presenti nel duomo di Spira in Germania. La Sahler, depista in modo molto più complesso e furbo. Quelli che sintetizzano sono la BASSA FORZA.
    Albino Gobbi

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