giovedì 26 dicembre 2024

Accogliamo come impegno di lavoro per il Centro Studi San Claudio al Chienti tutti gli argomenti evidenziati dal Prof. Enzo Mancini

 Ho fatto tredici, ma potevo fare di più.

        “La verità è come un leone. Non avrai bisogno di difenderla. Lasciala libera. Si difenderà da sola. “

 Questa  frase di sant’Agostino di Ippona mi invita a stare tranquillo sulla questione di Aquisgrana a San Claudio al Chienti o ad Aachen. Non amo la cagnara fra sostenitori e oppositori della teoria di Giovanni Carnevale cui ho assistito recentemente, con sfratto del Centro Studi (Giovanni Carnevale ndr) dalla chiesa superiore di San Claudio.    Lo considero un autogol del vescovo di Fermo, perché il “buon pastore” va in cerca della pecorella smarrita e non gli chiude le porte dell’ovile come si è verificato.                                   

Tantomeno mi fa piacere essere testimone del sorgere di idiosincrasie fra gli stessi sostenitori del professor Carnevale.                                                                                                                 

Per questo preferisco continuare a sostenere la teoria del Carnevale senza associarmi con chicchessia. 

Per favorire comunque di venire a galla alla verità in cui credo, convinto dalle parole del professore salesiano molto più che da quelle degli storici che vanno per la maggiore, ho messo insieme tredici punti da sviluppare, quelli che mi sono venuti alla memoria per primi, ma ne potevo mettere molti ancora.    

 Li propongo soprattutto a menti libere da pregiudizi, quelle non ancora schierate da una parte o dall’altra, chiedendo di approfondire anche uno solo di questi e poi rispondere a sé stessi dove sia il vero e dove il falso.          

  • Capitulare de villis:  Flora, fauna ed economia descritte dal documento sono indiscutibilmente di area mediterranea; Aachen ne è esclusa, come diceva Alfons Dopsch.
  • Terremoti: La frequenza dei terremoti descritti per l’Aquisgrana dell’VIII e IX secolo è quella dell’Italia centrale. Nel Graben del Reno la maggior parte degli eventi sismici è solo strumentale, cioè non avvertita dalla popolazione.
  • Archeologia: Fra Marche , Umbria e Abruzzo si trovano numerosi edifici definiti carolingi, ufficialmente tutti attribuiti all’XI secolo. In Germania non ce ne sono. Ce n’è uno in Francia, ce ne era uno in Inghilterra.
  • Privilegia, Ministeria: Il territorio delle Marche, particolarmente le provincie di Macerata, Fermo ed Ascoli, presenta nei documenti antichi non solo Villae et Curtes  ma una concentrazione di  Privilegia et Ministeria non riscontrabile in altre parti d’Italia.
  • Concili: ad Aquisgrana si tennero numerosi concili della chiesa cattolica romana inconcepibili ai margini dell’ecumene cristiano quale era Aachen nell’VIII e IX secolo.
  • La genetica: I marchigiani risultano possedere i caratteri ereditari “più nordici” di tutti gli Italiani. Risulta da un articolo di Alberto Piazza, pubblicato in “Le Scienze” n. 86, di ottobre 1995.
  • Incendi di archivi: Nelle Marche e zone limitrofe furono sistematicamente bruciati archivi da uomini legati più o meno palesemente allo stato pontificio, soprattutto nel periodo 1300 – 1600.
  • Chronicon Farfense e Volturnense: Farfa e San Vincenzo al Volturno, al limite del territorio controllato dai Franchi in Italia, possiedono diversi documenti ”actum in Aquis Palatio” . Aachen non ne possiede nemmeno uno.
  • Astrolabio di Destombes: Questo strumento in bronzo porta la scritta “ROMA ET FRANCIA” . Essendo utilizzabile solo per un limitato intervallo di latitudine attesta che Roma e Francia in epoca carolingia si trovavano alla stessa latitudine. Questo oggetto, in mano ai Francesi, risulta per loro un rompicapo irrisolvibile.
  • San Francesco: La reale biografia del patrono d’Italia è tutta da riscrivere: il suo nome deriva dalla Francia Picena, da cui venivano i suoi genitori e i nonni e che ha percorso più che le strade dell’Umbria, specialmente prima della conversione.  
  • Sicut Universitatis Conditor: La lettera di papa Innocenzo III, famosa per la teoria del sole e della luna, cioè della supremazia del Papa sull’Imperatore del Sacro Romano Impero, dice chiaramente che si trovano in Italia sia la sede del Papato che quella dell’Imperatore.    
  • Alcuino di York: In una lettera scritta da Aquisgrana definisce il fratello Arnone, vescovo di Salisburgo, “transalpino”. Per andare da Aachen a Salisburgo non bisogna superare le Alpi; dalle Marche si.
  • Fake news: ci sono notizie ”molto improbabili”, per usare un eufemismo, che conquistano facilmente la prima pagina dei giornali. Ad esempio recentemente che Cristoforo Colombo non era italiano ma spagnolo. Qualche tempo addietro che le ossa conservate ad Aachen sono davvero di Carlo Magno. La teoria di Giovanni Carnevale non ha mai avuto l’onore della prima pagina in Italia.
 
 
Mancini Enzo 31 ottobre 2024 

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