giovedì 13 novembre 2025

L'abate Ambrogio Autperto fra i ricordi del Prof. Enzo Mancini

 

Ambrogio Autperto
 
    La lettura di Franco Valente, pubblicato da questo centro studi, mi ha segnalato un personaggio legato al periodo carolingio che in precedenza non avevo preso molto in considerazione: il monaco Ambrogio Autperto.
    Da un cassetto della memoria mi è saltato fuori che avevo già ascoltato di persona Franco Valente in una uscita a san Vincenzo al Volturno di almeno quindici anni orsono. 
    Mi aveva colpito, oltre la sua cultura, la capacità di lettura degli antichi affreschi della cripta dell’abate Epifanio e la sua convinzione del passaggio di Carlomagno in questa sperduta località molisana. Ricordavo bene che la storiografia main stream non dava per certo nemmeno il suo arrivo a Monte Cassino.                                                         Era presente anche il professor Giovanni Carnevale, felice di tornare nei paraggi di Capracotta, il suo paese natale.
     Riassumo in sintesi quanto ho letto sull’abate Autperto. E’ stato un teologo e un mistico, nato prima del 740, morto il 30 gennaio 784, sulla strada per Roma, riportato cadavere alla sua abbazia. Ebbe a che dire con i monaci longobardi che mal sopportavano il nuovo padrone franco. 
    La festa dell’Assunta di Ferragosto la dobbiamo a questo monaco semisconosciuto. Dicono sia nato in Provenza, o meglio nel sud della Francia. Dicono che sia stato precettore del giovane Carlomagno, voluto a corte da Pipino il Breve, ma alcuni scrivono che sia una invenzione postuma. 
    La maggior parte lo da come precursore della rinascita carolingia, affermatasi poi con Alcuino di York. Come Alcuino avrebbe meritato l’onore degli altari molto più di san Carlomagno. Quello che più è certo è che fu abate, anche se per poco, dell’abbazia imperiale di san Vincenzo al Volturno. 
    Nel Chronicon Volturnense c’è una miniatura che è più di un documento scritto: il fumetto di Carlomagno che concede possedimenti all’abbazia di Autperto. Un attestato migliore di un atto notarile che Carlomagno in questa (oggi) sperduta abbazia sotto i monti della Meta c’è stato di persona personalmente, per usare la frase dell’appuntato Catarella  di Montalbano. 
    Mi viene spontaneo pensare che Ambrogio Autperto era nato a sud della Francia Picena, non lontano da Ascoli Piceno e che a Nord delle attuali Alpi non ci sia mai andato. Per questo risulta agli storici tedeschi quasi un personaggio inventato. Per me è un altro pezzo del Puzzle che ritorna al suo posto.
 
Mancini Enzo    
 
11 novembre 2025 – festa di san Martino ( nonché dei Cornuti, i paladini di Carlomagno).

Nessun commento:

Posta un commento