giovedì 26 aprile 2018

Il Prof. Enzo Mancini analizza la correttezza di Wikipedia nel campo della ricostruzione storica


Wikipedia


Spesso utilizzando Internet mi capita di consultare Wikipedia, l’enciclopedia “ on line “ nata per contenere tutto lo scibile umano, in un futuro non lontano,  secondo gli auspici dei fondatori.
E compare una maschera che piange miseria, un appello che invita a versare pochi spiccioli per farla crescere, per migliorarla.
In un primo momento mi ero convinto. Che mi dice il prezzo di qualche caffè di fronte alla comodità di avere a portata di mouse tutte le conoscenze dell’intera umanità?
( Non starò usando troppi termini inglesi, come lamenta l’Accademia della Crusca?)
Poi mi è venuto qualche dubbio. Ma Wikipedia è veramente libera e democratica?  Pare di no.
La pulce nell’orecchio mi è arrivata dal venire a sapere che i “server “ con i “ data-base” di Wikipedia italiana sono gestiti direttamente da una Wikimedia Foundation  e si trovano negli USA.
Poi ho chiesto un po’ in giro e pare che un sacco di gente si lamenta, soprattutto fra quelli che hanno la brutta abitudine di ragionare con quello che hanno nelle proprie scatole craniche.
Promossa in Geografia ma bocciata inesorabilmente in Storia. Proprio non c’è da fidarsi.
Cercherò di spiegare il motivo per cui sono giunto a questa convinzione.
Ho cercato la voce “Giovanni Carnevale” e la sua teoria. Per wikipedia non esiste.
Ho cercato la voce “ Heripert Illig”, il professore universitario tedesco che ha dimostrato che la cappella palatina di Aachen , che la storia ufficiale assicura costruita da Carlo Magno alla fine dell’VIII secolo, non può essere anteriore al XII.
Illig esiste, ma non è citato per questo, bensì per essere l’inventore della teoria del Medioevo fantasma.
Praticamente la teoria di Illig dice che in Europa i fatti accaduti dal 600 al 900 d.C. circa sono stati inventati di sana pianta da chi comandava intorno all’anno 1000: l’imperatore Ottone III, papa Silvestro II e altri. Per Illig insomma Carlo Magno come figura storica è declassato al livello di re Artù e i suoi cavalieri della Tavola Rotonda.
Ma questo ha un senso, conferma la veridicità della teoria di Carnevale; non è stato inventato il tempo bensì il luogo! Quei fatti sono accaduti, ma non a nord delle Alpi bensì a sud.
Il professor Illig comunque sul Web è associato alla Pseudostoria, alle teorie complottistiche, alle “fake news”. Per essere chiari smerdato, bollato come inaffidabile.
Eppure è stato onesto: ha cercato di spiegarsi perché in Germania del periodo in questione non si trova uno straccio di prova archeologica, neanche un mattone.
Perché chi controlla Wikipedia fa risultare così le cose?
Vagamente ho creduto di capire che utilizzano come criterio il “rasoio di Occam”, giustificandolo perché secondo loro questo criterio starebbe alla base del pensiero scientifico moderno.
Questo criterio dice in parole povere che è inutile formulare più ipotesi di quelle che siano necessarie per  spiegare un dato fenomeno, quando quelle iniziali siano sufficienti. E si fanno forti della frase di Duns Scoto: “ Pluralitas non est ponenda sine necessitate”.
E no, cari WASP degli Stati Uniti, questa non è democrazia!
Alla base del pensiero scientifico moderno c’è il metodo sperimentale di Galileo Galilei e non portateci per culo.
Non so dire se in qualche campo il “rasoio di Occam” può risultare efficace, ma applicarlo alla Storia è come dire: “ Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, scurdammece o’ passato…”
Ma che scrivo a fare? Forse fra 20 anni della teoria di Giovanni Carnevale, che è molto più vera della storia ufficiale, non ci sarà traccia nel world wide web.
Si dice che la Storia la scrivono i vincitori…
Ma gli spiccioli per Wikipedia non li dono più; non voglio contribuire a fornire il granello di terra per seppellire ancora per anni questo territorio. Dove tutto quello che affiora del tempo passato è attribuito o a  prima di Romolo Augustolo o ai tempi di san Francesco.
Mancini Enzo, 25 aprile 2018.

Nessun commento:

Posta un commento