Da un recente articolo comparso in Cronache Maceratesi
abbiamo appreso con grande interesse che L’Istituto Germanico di Roma, che ci è
sembrato sia in contatto stretto con il suddetto giornale, segue da vicino le
vicende culturali della nostra terra picena e, come confida allo stesso
giornale, prende decisamente le distanze dalla tesi del prof. Giovanni
Carnevale, giudicandole scientificamente infondate.
La ricercatrice Kordula Wolf dell’Istituto romano nell’articolo
riferisce:“«L’Istituto Storico Germanico di Roma ritiene importante precisare che
non è stata mai inoltrata nessuna richiesta di collaborazione a Giovanni
Carnevale, e che la sua tesi secondo la quale Carlo Magno avrebbe fondato una
nuova capitale, non ad Aachen, ma in Val di Chienti vicino ad Aquisgrana
picena, è scientificamente infondata»
Non avendo un contatto altrettanto diretto come Cronache
Maceratesi con la Dott.ssa Wolf, chiediamo al giornale maceratese di suggerire
alla ricercatrice di rivedere le lettere che nel 1992 furono scritte al prof
Carnevale da vari enti tedeschi della
nostra Capitale ed in particolare del Deutsches Historisches Institut (DHI), come pure di chiedere
il suo parere di ricercatrice su come, nonostante più di 100 anni di scavi
archeologici all’interno della Cappella Palatina di Aachen, non siano mai stati
trovati reperti antecedenti il XII secolo e quindi neanche le tombe dei due
imperatori che le fonti storiche indicano all’interno della Cappella Palatina
di Aquisgrana.
Credere che Aachen sia la Cappella Palatina di Carlo Magno è
quindi essenzialmente un atto di fede. Poiché sta scritto: “beati quelli che
pur non avendo visto hanno creduto” riteniamo che la Kordula abbia una enorme
fede.
Alberto Morresi
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