giovedì 6 agosto 2015

Il Castello di Roccacolonnalta. Una battaglia vinta contro le istituzioni che spessissimo ostacolano ogni iniziativa volta alla valorizzazione del territorio.



Riprendiamo dal sito: www.roccacolonnalta.it/

Il Castello di Roccacolonnalta
Nel 2002, io e Renzo Giannini, acquistammo quello che restava della Roccacolonnalta, situata nel Comune di San Ginesio. Decidemmo di acquistarla, dopo aver più volte ed inutilmente, sollecitato alcuni Enti Locali ad entrare in possesso del rudere. Dopo l’acquisto, abbiamo dovuto far fronte a vari ed a volte violenti ostacoli locali di vario genere, ( siamo stati anche denunciati penalmente, dal Corpo Forestale di Fiastra, durata della vicenda:quattro anni, perché secondo l’accusa avevamo sfasciato un territorio all’interno del Parco Nazionale dei Sibillini, costruendo, con tutte le autorizzazioni necessarie, una pista in terra battuta a carattere temporaneo, di circa 100 metri in mezzo al nostro bosco, per portare nelle vicinanze della rocca i materiali necessari per il restauro e per di più alcuni giorni prima avevo avuto il sopralluogo della suddetta Forestale che elogiava l’iniziativa). 

Comunque, con molta fermezza, nell’anno 2005, dopo molti chili di carta per autorizzazioni e permessi vari, abbiamo iniziato i veri restauri murari, durante gli anni precedenti avevamo solo effettuato una radicale ripulitura delle mura dalla vegetazione che aveva quasi completamente nascosto l’edificio. Quindi, dopo aver bloccato il degrado delle murature perimetrali, nell’estate dell’anno 2007 iniziammo la ripulitura interna con l’assistenza del professor Pio Pistilli, dell’Università “La Sapienza di Roma”, insieme ad alcuni dei suoi studenti di Storia dell’Arte Medievale collaborazione che si è protratta per tre anni. La ripulitura interna è consistita nella rimozione di grandi quantità di maceria da crollo, costituita da pietre, pietrisco, mattoni, coppi e tegole e quello che restava della malta di calce e sabbia, fino a riportare alla luce, pulito, il livello a circa 6,00 metri più in alto del piano di campagna. A tale operazione, considerato l’evidente valore storico culturale della Roccacolonnalta, il Comune di San Ginesio e la Comunità Montana dei Monti Azzurri, hanno contribuito in questa fase con aiuti logistici. Nel 2010-2011 l’Università Politecnica delle Marche nella persona del Professor Fabio Mariano, ha intrapreso ulteriori indagini insieme ad alcuni studenti del corso di restauro.


Giuseppe Gentili      
Architetto      


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Il progetto nasce dalla volontà di privati ed enti pubblici di riscoprire restaurare e riutilizzare a fini culturali e turistici il complesso della Roccacolonnalta, manufatto del XIV secolo di particolare ed elevato interesse storico culturale, non solo in ambito locale, per le sue caratteristiche architettoniche.
Nell’estate del 2007 un gruppo di studenti e professori dell’Università La Sapienza di Roma facoltà di Storia dell’Arte Medievale, guidati dal Professor Pio Pistilli, hanno attivato una campagna di primi scavi riportando alla luce alcune strutture interne della Rocca. L’intervento è stato possibile proprio da una sinergia pubblico-privata, infatti il Comune di San Ginesio e la Comunità Montana dei Monti Azzurri di San Ginesio hanno fornito il vitto e l’alloggio a studenti e professori, mentre i privati proprietari hanno provveduto alle necessità logistiche di materiali assistenza operaia ecc.

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