L’Associazione
Culturale InterValli di Monte San Vito, nell’ambito delle iniziative estive nel
territorio comunale, organizza presso la sua sede in via Matteotti nr. 13 una
conferenza di presentazione del libro di Giovanni Carnevale e Domenico
Antognozzi “Il Piceno da Carlo Magno a Enrico I”.
In particolare,
dopo il saluto della Presidente dell’associazione InterValli professoressa
Loretta Palonara, e del presidente del Centro Studi San Claudio al Chienti Ing.
Alberto Morresi, si potranno ascoltare le interessanti deduzioni cui gli autori
sono giunti collocando il territorio della “Corbeia Nova” e della Sassonia nella
regione Marche anziché in Germania. Nella nostra Corbeia Nova, in un monastero
di Monte San Vito, sarebbe perciò vissuto nel decimo secolo il monaco Widukind,
autore del “Rerum Gestarum Saxonicarum”.
San Vito è storicamente
il patrono dei Sassoni, e molto venerato in tutte le Marche, tanto da essere
patrono a Monte San Vito, Recanati, Montalto delle Marche, Montevidon Corrado,
Mombaroccio…e diverse chiese vantano la custodia delle sue sante reliquie, di
cui forse, la più importante è proprio quella a Monte San Vito. Si sostiene da
secoli che le reliquie di San Vito furono portate nel lontano 836 da Ludovico
il Pio alla germanica Corvey, insieme a importanti volumi manoscritti, e lì
rimasero fino al 1600 durante la guerra dei trent’anni, quando per ragioni di
sicurezza le reliquie vennero traslate a Praga, mentre gli scritti furono distrutti
in un incendio; in realtà a Praga oggi non risultano reliquie, come non risulta
l’esistenza a Corvey di una biblioteca in tempo antico.
Insomma, Sancti
Viti pare non abbia mai oltrepassato le Alpi, ma maggiori dettagli, immagini ed
intriganti ricostruzioni saranno oggetto di discussione venerdì 1 luglio 2016 alle ore 21,00 con la presenza di uno degli
autori cav. Domenica Antognozzi, e del moderatore prof. Alvise Manni.
Centro Studi San
Claudio al Chienti