giovedì 16 gennaio 2025

Una ulteriore conferma che sia una "bufala" affermare che Aachen sia Aquisgrana!

 "Aachen (Aquisgrana) appartenne alla diocesi di Liegi fino al 1801, anno in cui, in seguito ai trattati di pace di Lunéville, il territorio passò sotto il controllo della Francia. Prima di questa data, Aachen faceva parte della diocesi di Liegi, che era una delle diocesi più influenti nel Medioevo. Con la fine del dominio francese e la creazione del Regno di Prussia, Aachen venne successivamente incorporata nella diocesi di Colonia."


E' interessante sapere che nel volume in cui è descritta la storia della diocesi di Liegi non compare nessuna notizia su una chiesa importante o una cattedrale esistente ad Aachen.

Segno evidente che definire Aachen = Aquisgrana è una bufala! 


Ho avuto la informazione dalla dottoressa Elisabeth de Moreau, che ha ricavato questa interessante notizia da un interessante libro pubblicato dalla diocesi di Liegi. 

In questo libro viene descritta la storia della Diocesi fin dalle sue origini ma stranamente non vi è nessun riferimento particolare alla famosa chiesa di Aquisgrana. 

È chiaro che se fosse esistita una Cappella Palatina ad Aacken (Aquisgrana), nel libro ci sarebbe stata una corposa descrizione di questa importante chiesa e città

giovedì 26 dicembre 2024

Accogliamo come impegno di lavoro per il Centro Studi San Claudio al Chienti tutti gli argomenti evidenziati dal Prof. Enzo Mancini

 Ho fatto tredici, ma potevo fare di più.

        “La verità è come un leone. Non avrai bisogno di difenderla. Lasciala libera. Si difenderà da sola. “

 Questa  frase di sant’Agostino di Ippona mi invita a stare tranquillo sulla questione di Aquisgrana a San Claudio al Chienti o ad Aachen. Non amo la cagnara fra sostenitori e oppositori della teoria di Giovanni Carnevale cui ho assistito recentemente, con sfratto del Centro Studi (Giovanni Carnevale ndr) dalla chiesa superiore di San Claudio.    Lo considero un autogol del vescovo di Fermo, perché il “buon pastore” va in cerca della pecorella smarrita e non gli chiude le porte dell’ovile come si è verificato.                                   

Tantomeno mi fa piacere essere testimone del sorgere di idiosincrasie fra gli stessi sostenitori del professor Carnevale.                                                                                                                 

Per questo preferisco continuare a sostenere la teoria del Carnevale senza associarmi con chicchessia. 

Per favorire comunque di venire a galla alla verità in cui credo, convinto dalle parole del professore salesiano molto più che da quelle degli storici che vanno per la maggiore, ho messo insieme tredici punti da sviluppare, quelli che mi sono venuti alla memoria per primi, ma ne potevo mettere molti ancora.    

 Li propongo soprattutto a menti libere da pregiudizi, quelle non ancora schierate da una parte o dall’altra, chiedendo di approfondire anche uno solo di questi e poi rispondere a sé stessi dove sia il vero e dove il falso.          

  • Capitulare de villis:  Flora, fauna ed economia descritte dal documento sono indiscutibilmente di area mediterranea; Aachen ne è esclusa, come diceva Alfons Dopsch.
  • Terremoti: La frequenza dei terremoti descritti per l’Aquisgrana dell’VIII e IX secolo è quella dell’Italia centrale. Nel Graben del Reno la maggior parte degli eventi sismici è solo strumentale, cioè non avvertita dalla popolazione.
  • Archeologia: Fra Marche , Umbria e Abruzzo si trovano numerosi edifici definiti carolingi, ufficialmente tutti attribuiti all’XI secolo. In Germania non ce ne sono. Ce n’è uno in Francia, ce ne era uno in Inghilterra.
  • Privilegia, Ministeria: Il territorio delle Marche, particolarmente le provincie di Macerata, Fermo ed Ascoli, presenta nei documenti antichi non solo Villae et Curtes  ma una concentrazione di  Privilegia et Ministeria non riscontrabile in altre parti d’Italia.
  • Concili: ad Aquisgrana si tennero numerosi concili della chiesa cattolica romana inconcepibili ai margini dell’ecumene cristiano quale era Aachen nell’VIII e IX secolo.
  • La genetica: I marchigiani risultano possedere i caratteri ereditari “più nordici” di tutti gli Italiani. Risulta da un articolo di Alberto Piazza, pubblicato in “Le Scienze” n. 86, di ottobre 1995.
  • Incendi di archivi: Nelle Marche e zone limitrofe furono sistematicamente bruciati archivi da uomini legati più o meno palesemente allo stato pontificio, soprattutto nel periodo 1300 – 1600.
  • Chronicon Farfense e Volturnense: Farfa e San Vincenzo al Volturno, al limite del territorio controllato dai Franchi in Italia, possiedono diversi documenti ”actum in Aquis Palatio” . Aachen non ne possiede nemmeno uno.
  • Astrolabio di Destombes: Questo strumento in bronzo porta la scritta “ROMA ET FRANCIA” . Essendo utilizzabile solo per un limitato intervallo di latitudine attesta che Roma e Francia in epoca carolingia si trovavano alla stessa latitudine. Questo oggetto, in mano ai Francesi, risulta per loro un rompicapo irrisolvibile.
  • San Francesco: La reale biografia del patrono d’Italia è tutta da riscrivere: il suo nome deriva dalla Francia Picena, da cui venivano i suoi genitori e i nonni e che ha percorso più che le strade dell’Umbria, specialmente prima della conversione.  
  • Sicut Universitatis Conditor: La lettera di papa Innocenzo III, famosa per la teoria del sole e della luna, cioè della supremazia del Papa sull’Imperatore del Sacro Romano Impero, dice chiaramente che si trovano in Italia sia la sede del Papato che quella dell’Imperatore.    
  • Alcuino di York: In una lettera scritta da Aquisgrana definisce il fratello Arnone, vescovo di Salisburgo, “transalpino”. Per andare da Aachen a Salisburgo non bisogna superare le Alpi; dalle Marche si.
  • Fake news: ci sono notizie ”molto improbabili”, per usare un eufemismo, che conquistano facilmente la prima pagina dei giornali. Ad esempio recentemente che Cristoforo Colombo non era italiano ma spagnolo. Qualche tempo addietro che le ossa conservate ad Aachen sono davvero di Carlo Magno. La teoria di Giovanni Carnevale non ha mai avuto l’onore della prima pagina in Italia.
 
 
Mancini Enzo 31 ottobre 2024 

giovedì 19 dicembre 2024

Conferenza di Antonio Volpini

 

Grande partecipazione alla tradizionale conferenza di Natale, tenuta quest'anno dal noto Studioso Antonio Volpini "Eserciti in marcia: i tempi di viaggio degli eserciti da Annibale a Carlo Magno"

giovedì 12 dicembre 2024

Grazie alla seguente analisi del Prof. Enzo Mancini ci sentiamo autorizzati ad integrare la nostra lista dei "CANTASTORIE"

 


Telegenico Tommaso

 
Tommaso di Carpegna Falconieri è professore di Storia Medievale all’Università di Urbino, nelle cui vene dovrebbe scorrere sangue blu a quanto suona il cognome. E’ autore di oltre 250 pubblicazioni, si dice in giro, alcune tradotte anche in turco. Indubbiamente  di aspetto telegenico, è stato ospite di programmi Rai. Il giorno 6 Novembre 2024 ha tenuto una conferenza all’Università di Camerino “… Alla scoperta delle fake news nella storia…” Non ci sono potuto andare; mi hanno detto che per “l’essercito molto” convenuto ad ascoltarlo hanno dovuto trasferirsi in un’aula più capiente. Mi sono perso sicuramente qualcosa di interessante. Non me lo sono perso però l’anno scorso a Montecosaro, dove nel locale teatro appoggiava la tesi di un certo professor Hartmann, nel dire che Aachen, in Germania,  è documentata come sede della corte di Carlomagno, cioè come l’Aquisgrana originale dell’VIII secolo.
 
Cerco di spiegare dove voglio andare a parare. Il 7 febbraio 1975 il magnifico rettore dell’Università di Camerino, prof. Luigi Labruna, conte palatino del sacro romano impero, ( come è scritto nel documento che mi hanno rilasciato), mi proclamò dottore in “Scienze Biologiche” con lode, dopo aver discusso una tesi sulla Fitogeografia della valle del Fiastrone. Dalla Fitogeografia ho appreso che le piante si distribuiscono sulle terre emerse in areali precisi, determinati da elementi e fattori climatici dell’ambiente naturale. L’unica deroga è quella di farle crescere in biosfere artificiali, cioè nelle serre, che non mi risulta venissero usate nell’VIII secolo da nessuna parte di questo pianeta.  Le piante non possono mentire: questo è il principale concetto che mi ha lasciato la Fitogeografia. Quindi risulta matematico ai miei neuroni che circa il 40% delle piante nominate nel “Capitulare de Villis” non potevano essere coltivate nella regione tedesca Nordrhein-Westfalen, dove si trova Aachen. Tanto più perché risulta da studi scientifici che nell’VIII secolo in tutta Europa faceva più freddo dell’era attuale.
 
Ora il “bel Tommaso”, spalleggiato da illustri storici, mi viene a dire che nelle campagne di Aachen Carlomagno faceva coltivare “Cucumeres et pepones”, come fosse la cosa più facile di questo mondo. Mi viene da pensare che questi storici ufficiali fra l’altro sono ben pagati, mentre io per dire la mia non vedo il becco di un quattrino.
 
Sarà capitato che la Fitogeografia è stata depennata dalle materie scientifiche come è successo con l’Astrologia, che prima di Galilei era considerata una scienza a tutti gli effetti? Allora l’Università di Camerino mi revochi la laurea che mi è stata conferita in quel 1975. Perlomeno mi declassi il 110 e lode al minimo sindacale della laurea.
 
Se questo non è possibile allora deve sconfessare il “bel Tommaso” e dichiararlo sostenitore di una delle più grosse “fake news” della Storia.
 
Mancini Enzo    13 dicembre 2024
 

martedì 26 novembre 2024

Tradizionale incontro di Natale

 

Come da tradizione anche quest'anno ci ritroviamo insieme per assistere ad una conferenza e con l'occasione scambiarci gli auguri di Natale.

                  Sabato 14 dicembre 2024 alle ore 17,00 presso l'Hotel San Claudio 

                  Conferenza di Antonio Volpini su:

                              Antiche vie di pellegrinaggio:

                          L'ABBAZIA DI SAN CLAUDIO AL CHIENTI  LUNGO LA VIA LAURETANA                                    TRA FERMO E LORETO