mercoledì 27 ottobre 2021

Con l'alibi di ricordare il santo del giorno il Prof. Enzo Mancini ci parla della Francia picena.

 Santo del giorno del 26 ottobre 2021: san Folco Scotti


    Ne ho scritto esattamente da un anno, ma questo santo mi ritorna alla carica. Scrive di lui il sito “Santodelgiorno.it”: Nato il 1165 a Piacenza, morto il 16 dicembre 1229 a Pavia. Da famiglia di origini irlandesi, non scozzesi, (come può far pensare il nome). Giovane di ingegno vivace, fu mandato a completare i suoi studi di teologia a Parigi, capitale intellettuale dell’Europa cristiana.

    Per conferma cerco su “it.wikipedia.org”: E’ stato il quarantanovesimo vescovo di Pavia… a vent’anni entrò presso i canonici regolari di sant’Eufemia e andò a studiare teologia alla Sorbona.

    Resto su wikipedia per il termine Sorbona: Il nome designava in origine il collegio fondato da Robert de Sorbon, cappellano e confessore del re san Luigi, nel 1253, ma il termine Sorbona viene utilizzato anche per indicare, più genericamente, l’antica università di Parigi medievale ( esistita dal XIII secolo fino al 1793). Continuo col nome di Robert de Sorbon: … Iniziò a insegnare intorno al 1253 e nel 1257 fondò il collegio della Sorbona … Successivamente il collegio divenne un importante centro di insegnamento e divenne il nucleo di quella che sarebbe diventata l’Università di Parigi.

    Concludendo, a chi devo dare retta? Come faceva il giovane Folco a studiare teologia in una università che ancora non c’era? In questa fantomatica sede universitaria ci studiò anche Innocenzo III, prima di diventare papa, pressappoco in quegli stessi anni.

    Io una spiegazione me la sono data. Quando frate Elia dopo il 4 ottobre 1226 scrive a frate Gregorio da Napoli, ministro dei frati che sono in Francia, per dare la notizia della morte del fondatore dell’ordine, la lettera non valicò le Alpi ma gli Appennini, per arrivare in provincia di Macerata. Era qui che stava il gruppo più numeroso di seguaci del “ poverello di Assisi”, nella “ Terra dei Fioretti”, a quella data. Senza tema di smentite. Ha detto Carlo Bo: “San Francesco è nato ad Assisi ma il Francescanesimo è nato nelle Marche”.

    Come potevano stare nella Francia attuale, dal momento che nel 1209 da Innocenzo III fu bandita la crociata contro gli Albigesi, che si concluse solo dopo 20 anni, nel 1229? Come mai nessun frate francescano fu preso per cataro e mandato sul rogo? (tanto ci avrebbe pensato il Padre Eterno a riconoscere i suoi ).

    Il “ginepraio inestricabile” della questione francescana  rimarrà tale finché i biografi del patrono d’Italia continueranno a scrivere che nelle Marche san Francesco ci ha messo piede solo per imbarcarsi ad Ancona per la Terrasanta.

    Mancini Enzo           26 ottobre 2021    Macerata

martedì 19 ottobre 2021

L'ora illegale, secondo il Prof. Enzo Mancini

 L’ora illegale.


   Ai tempi di Carlo Magno questo problema non ce lo avevano.
E’ vero che dall’oriente gli avevano regalato un orologio ad acqua, ma dopo un giorno, credo fermamente, passata la curiosità della novità,​ lo avrà a sua volta riciclato ai suoi paladini: così non gli avrebbero più fatto perdere tempo con la scusa di non conoscere l’ora esatta dei loro impegni.​
Noi invece abbiamo a che fare con questo inutile stress, uno dei tanti che ci regala la vita moderna.​
Quando fu introdotta per la prima volta la trovai abbastanza divertente: nel 1965 avevo 14 anni ​ e l’impressione di poter vivere un giorno di 25 ore. Ora che ho superato i settanta invece l’impressione è che mi restino solo giorni di 23 ore per il tempo che mi resta da vivere.

      A primavera, quando le lancette dell’orologio vanno spostate in avanti, senza prendere nessun volo trans-continentale, tutti abbiamo il Jet lag, chi più chi meno, ma tutti.​ Si tratta di emicrania, difficoltà di movimento, di eloquio, di vista, astenia, ​ gola secca, contrazioni tonico cloniche dei muscoli e forse anche altro. ​
In autunno, quando le lancette si devono spostare indietro e si ritorna all’ora solare, è ancora peggio. Sembra all’improvviso di piombare in pieno inverno, anche se le temperature sono ancora miti. Ci prende una depressione che è diffusa nei paesi nordici, legata alla diminuzione ​ di luce solare nella giornata.     
Sanno tutti che in Svezia si registra un aumento di suicidi nella stagione invernale. L’ora legale ha diffuso questo tipo di depressione anche alle nostre latitudini, oltre allo stress.

​    Beniamino Franklin aveva tante belle pensate, ma questa dell’ora legale ce la poteva risparmiare. Che poi ci si guadagnano soldi a me sembra opinabile, perché non mi trovavo in tasca una lira di più, quando c’era la lira, e ora che c’è l’euro idem.
     Se una ditta pensa di guadagnarci, cambi i propri orari di lavoro e lasci in pace il resto della popolazione.
      I paesi del Nord Europa hanno già deciso di abolire l’ora legale.

 

    Dove hanno fatto sondaggi, in Francia, tre persone su quattro hanno chiesto di abolirla. 
    Voi che ci governate in Italia fatene almeno una buona : risparmiateci questo stress gratuito e questa depressione. Vi assicuro che ci ​ saranno meno cittadini portati ad affermare: “Piove, governo ladro.”

Mancini Enzo​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ Macerata 19 ottobre 2021